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Rapporto Unirima 2025: tra risultati eccellenti e nuove sfide strutturali

Il nuovo Rapporto 2025 di Unirima, presentato il 21 ottobre 2025, traccia un quadro dettagliato della filiera nazionale della carta da macero. È un’immagine fatta di grandi risultati – spesso superiori agli obiettivi europei – ma anche di tensioni, fragilità e dinamiche di mercato che impongono un cambio di passo.

Produzione e consumi: un settore solido ma in lieve contrazione

Nel 2024 la produzione nazionale di carta da macero si è attestata a 6,8 milioni di tonnellate, registrando un leggero calo (-0,8%) rispetto al 2023. Nonostante ciò, l’Italia mantiene saldamente il secondo posto in Europa, appena dopo la Germania e davanti a Spagna e Francia. È un dato significativo, perché mostra come la filiera del riciclo di carta e cartone nel nostro Paese sia ormai un asset industriale maturo, radicato e competitivo a livello internazionale.

Parallelamente cresce il consumo interno, arrivato a 5,2 milioni di tonnellate (+3,8%). L’aumento dei consumi suggerisce un rafforzamento della domanda da parte delle cartiere italiane, che consolidano così la loro dipendenza da materia prima seconda nazionale, riducendo, almeno in parte, l’esigenza di approvvigionamento dall’estero.

Riciclo oltre gli obiettivi UE: un primato da leggere con attenzione

Uno dei dati più rilevanti del report riguarda il riciclo:

  • 85,8% tasso complessivo di riciclo della carta;
  • 92,52% tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici.

Numeri che superano ampiamente i target dell’Unione Europea, fissati al 75% per il 2025 e all’85% per il 2030. Il primato italiano non è casuale: deriva da un sistema di raccolta capillare, da una filiera industriale storica e da tecnologie di trattamento consolidate.

A questo si aggiunge una raccolta differenziata in crescita: 3,8 milioni di tonnellate (+3,5%), pari a 65,4 kg pro capite. Un indicatore che racconta non solo l’efficacia del sistema pubblico-privato, ma anche una sensibilità crescente dei cittadini e delle imprese nel conferire correttamente carta e cartone.

Eppure, dietro questi risultati eccellenti, il report invita alla prudenza: raggiungere gli obiettivi è una cosa, mantenerli e migliorarli in un contesto di mercato instabile è un’altra.

Export in calo e mercati volatili: la doppia pressione sulla filiera

Il Rapporto Unirima evidenzia una tendenza al calo delle esportazioni di carta da macero:

  • 1,9 milioni di tonnellate esportate nel 2024
  • -10,6% rispetto all’anno precedente.

Il primo semestre 2025 conferma la tendenza negativa, con un -15%. L’Italia resta comunque un esportatore netto, con l’India stabilmente primo partner commerciale, ma il rallentamento indica una pressione crescente sul mercato interno.

A complicare il quadro si aggiunge la forte volatilità dei prezzi, che negli ultimi anni si è accentuata per effetto di tre fattori combinati: squilibri tra domanda e offerta globali, dinamiche logistiche internazionali incerte, e una crescente dipendenza delle cartiere europee da materia prima seconda di qualità.

Il peso crescente della burocrazia

Oltre ai dati industriali, il report dedica un focus al percepito delle imprese. Più del 90% degli operatori segnala un aumento dei costi burocratici, con gli adempimenti ambientali considerati la principale voce di onere (52,2%), seguiti da quelli fiscali (26,1%).

Non si tratta solo di costi diretti: la complessità amministrativa rischia di sottrarre risorse a innovazione, tecnologia e investimento, generando un freno competitivo in un momento in cui la filiera avrebbe invece bisogno di maggiore agilità.

Che fotografia emerge?

Il Rapporto Unirima 2025 ci consegna un settore:

  • forte nei numeri, ai vertici europei per produzione, riciclo e raccolta;
  • stabile nella struttura, grazie a una filiera industriale consolidata;
  • vulnerabile alle dinamiche di mercato, con esportazioni in calo e valori altalenanti;
  • appesantito dalla burocrazia, che rischia di diventare un limite alla crescita.

In altre parole, l’Italia si conferma un pilastro dell’economia circolare della carta da macero, ma la sua leadership richiede oggi più che mai visione, innovazione e capacità di adattamento. Solo così sarà possibile trasformare i risultati ottenuti in un vantaggio competitivo duraturo nei prossimi anni.